COSA CI SI PUÒ – REALISTICAMENTE – ASPETTARE DAL TRATTAMENTO SBIANCANTE?
La durata dello sbiancamento dentale è condizionata dagli stili di vita: fumo e alimenti cromogeni,( vino rosso, spinaci, caffè ecc.) pigmentano i denti. Va fatto uno spazzolamento efficace e un controllo ogni 3 mesi per avere il cavo orale sempre in salute. Se è presente sulla superficie discromie dovute all’uso di tetracicline, i denti hanno striature violette o denti troppo grigi che non daranno un risultato soddisfacente. Le colorazioni che hanno un risultato ottimale sono le colorazioni che tendono al giallo.
IL RISULTATO VARIA DA SOGGETTO A SOGGETTO?
Il risultato dello sbiancamento dentale varia da soggetto a soggetto, e dipende dalla corposità dello smalto e dalla colorazione di base; le colorazioni grigie non hanno risoluzioni ottimali.
OGNI QUANTO TEMPO SI PUÒ RIPETERE UN TRATTAMENTO SBIANCANTE?
Lo sbiancamento dentale può essere ripetuto ogni anno. Il paziente può usare ogni tanto dei prodotti da banco per il mantenimento, o meglio mascherine precaricate consigliate dal professionista dello studio.
QUALI LE REGOLE ALIMENTARI E IGIENICHE PIÙ IMPORTANTI DA SEGUIRE PER FAR DURARE IL PIÙ A LUNGO POSSIBILE UN TRATTAMENTO SBIANCANTE?
Evitare abuso di cibi cromogeni e un controllo di placca efficace con un buon spazzolamento.
I DENTIFRICI CHE PROMETTONO UN EFFETTO ‘SBIANCANTE’ SERVONO A QUALCOSA?
I dentifrici contengono sostanze leggermente abrasive che tolgono i pigmenti superficiali, ma non sbiancano i denti. Non ne va fatto un uso sconsiderato perchè possono abradere le superfici smaltee dei denti.